SPERANZE

SPERANZE:Quando le tenebre sono caligine, accendi un cerino: la luce della speranza può rinascere!

Questo cerino ce l’ha acceso il giornale AVVENIRE:

in quest’anno dedicato alla vita consacrata, la festa del buon Pastore ha un sapore particolare: ci viene raccontato che il pastore chiama ancora, chiama sempre e che ci sono giovani che esultano al suono di quella voce e gli vanno dietro fiduciosi:

Sono storie che si leggono con “un nodo “in gola:

“Da anestesista a sacerdote nella Chiesa <<Ospedale da campo>>”:Aveva 18 anni Stefano quando aveva avvertito la voce del Pastore, ma solo a 56 anni riesce a rispondere all’appello perchè trattenuto dal dovere di fratello maggiore di un ragazzo gravemente disabile .E’ l’amore fraterno gioiosamente sofferto che l’ha portato fino alla condivisione dell’Amore più grande con altri fratelli che attendono la sua presenza sacerdotale.

 

Ragazzi di tutt’Italia raggiungono Torino per vivere insieme “La Notte Bianca”

3300 adolescenti erano partiti da Milano per venerare la Sindone che, in questo “Giubileo della Misericordia”, viene esposta alla venerazione dei fedeli .Li raggiungono altri giovani da Fiesole, Udine, Senigallia , Pavia,…… che uniti ai giovani torinesi hanno vissuto gioiosamente la serata di evangelizzazione.    “Musica, festa canti e riflessioni.vissuti insieme in un percorso a quattro tappe Poi lo stupore, il silenzio, l’emozione            Partiti dalla Basilica di Maria Ausiliatrice alla Consolata, dal Cottolengo al Serming con un cammino animato da  canti, riflessione, preghiera i giovani  convergono verso la Cattedrale Torinese.  “Questa notte non è più buia e triste, perché è illuminata dalla luce della Pasqua del Signore,  ricca dell’AMORE PIU GRANDE di Gesù…..” ha sottolineato l’arcivescovo Nosiglia .  “Nessuno può vivere senza amore,-ha proseguito-, eppure quanta gente persegue la via di un amore che non dà vera gioia…. solo  chi ama in Lui e come Lui può gustare fino in fondo il vero amore…”   e ancora “Amare una persona significa non poter più fare a meno di lei, desiderarla, investire su di lei la propria vita ….Così è anche nei confronti di Gesù… Il suo amore è esigente  e non può essere vissuto nella mediocrità e nella provvisorietà..”: parole forti, ascoltate in un silenzio impressionante.Erano stanchi, dice Massimo, un ragazzo di 16 anni, ma  “ affascinati da un’esperienza che, sono sicuro, mi resterà dentro, perché troppo bella”

 

….Anche Emilie, lettrice assidua delle cronache missionarie, credo che esulti oggi nel vedere riconosciuto anche dalle nuove generazioni di oggi, il primato dell’  “AMORE PIU’ GRANDE”, un AMORE ancora capace di affascinare i giovani.